Scopri in questo articolo tutto quello che c'è da sapere sul tema colore bidoni raccolta differenziata, quali sono le leggi attualmente in vigore e i consigli per non sbagliare.

Colore bidoni raccolta differenziata: normativa

Solo una quindicina di anni fa, l'idea che ogni rifiuto dovesse avere un bidone specifico era quasi sconosciuta. Con il passare del tempo e l'aumentare delle preoccupazioni ambientali, fortunatamente, la selezione dei rifiuti è diventata una procedura automatica.

Oggi, dobbiamo confrontarci con regole precise e smistare i rifiuti in ogni ambiente, in casa, in ufficio o in strada. Non seguire queste indicazioni, oltre a essere un danno per l'ambiente e per il decoro urbano, può farci incorrere in ammende anche piuttosto salate.

Attualmente questo tipo di reato può costarti un'ammenda che varia da 300 a 3.000€ in caso di rifiuti non pericolosi. La pena può essere anche raddoppiata per i rifiuti pericolosi.

Ad ogni modo, siccome esistono diverse modalità di smistamento dei rifiuti (stradale e domiciliare) e un ampio scenario di colori della raccolta differenziata, non è sempre facile orientarsi. Continua a leggere questo post per scoprire passo dopo passo come distinguere i colori della differenziata e dare una grande spinta al tuo senso civico.

Colore bidoni raccolta differenziata | Brevi cenni storici

Anche se la prima legge italiana sullo smaltimento dei rifiuti risale al 1941, fino agli anni Settanta il tema del riciclo dei rifiuti non veniva considerato, specialmente perché non erano ancora percepiti gli effetti negativi dell'inquinamento. Nel 1982, con il DPR 915, si introdusse in Italia il tema del riciclo, mentre nel 1988 il governo si occupò di regolamentare la raccolta differenziata nei centri urbani. Più di un decennio dopo, nel 1997 e poi nel 2006 vennero varate due leggi volte a dare indicazioni specifiche sulle metodologie da utilizzare per differenziare i rifiuti.

Colori e identificazione bidoni per la differenziata, cosa dice la legge attuale

La necessità di regole uniformi a livello europeo ha fatto nascere la Waste Visual Elements (UNI 11686:2017) che definisce simboli, colori e testi da utilizzare per i cassonetti esterni e i bidoni interni.
Questa norma è applicabile in tutta Europa e mira a mettere fine alle decisioni autonome dei comuni che, nella maggior parte dei casi, creano grande confusione.
Di seguito i colori che identificano le diverse tipologie di rifiuti secondo la Waste Visual Elements:

  • Giallo per la plastica
  • Blu per la carta
  • Verde per il vetro
  • Marrone per l’organico
  • Grigio per l’indifferenziata.

Un altro elemento che contraddistingue la Waste Visual Elements è il codice QR presente su ogni bidone che, se inquadrato con l'apposito lettore, permette di collegarsi a un portale contenente indicazioni aggiuntive sulla tipologia di rifiuto da inserire nel dato bidone.
Su ogni bidone, inoltre, possono esserci anche dei simboli adesivi che comunicano visivamente quali rifiuti possono essere depositati.
Per finire, si possono utilizzare appositi testi che mirano a comunicare in modo ancora più immediato la famiglia di rifiuto da gettare in un dato bidone.

Quali sono i vantaggi della Waste Visual Elements?

Waste Visual Elements: vantaggi

Riconoscere i colori del riciclo è fondamentale per assicurare un futuro migliore per questo pianeta e rendere le nostre città sempre più pulite e ordinate.
Usare i bidoni colorati per raccolta differenziata, inoltre, ha anche tanti altri vantaggi. Di seguito elenchiamo i principali:

  • Migliora la qualità della raccolta differenziata - Inserire i rifiuti in appositi contenitori di alta qualità consente di scongiurare il problema della dispersione dei rifiuti nell'ambiente e migliorare la qualità della raccolta differenziata in tutte le città.
  • Facilita il riciclo dei rifiuti e la vita dei cittadini - Avere ben chiaro i colori raccolta differenziata ti permette di identificare immediatamente il cassonetto o il bidone giusto per i tuoi rifiuti.
  • Velocizza il lavoro degli operatori ecologici - Con i colori e le indicazioni indicate in modo chiaro, risulta facile per gli operatori riconoscere i bidoni e svuotarli in maniera più rapida.

Colore bidoni raccolta differenziata | Quali rifiuti?

Abbiamo parlato di bidoni e simboli raccolta differenziata rifiuti, ma qual è esattamente la tipologia di spazzatura da inserire in ogni bidone?

Raccolta

Può contenere

Carta

Giornali e riviste, scatoloni e scatole, libri, quaderni, imballaggi di carta (solo se puliti), cartoni in tetrapak per bevande.

Organico

Tutti i rifiuti alimentari (cotti e crudi) e alcuni assorbenti biodegradabili.

Plastica

Bottiglie vuote, buste, sacchetti, involucri e altro materiale in plastica riciclabile.

Metalli

Lattine, bombolette spray vuote non infiammabili, fogli in alluminio per alimenti, tubetti in metallo, coperchi dello yogurt, contenitori in metallo che contenevano cibi in scatola, capsule e tappi in metallo.

Vetro

Articoli in vetro privi di eventuali tappi o supporti per tappi in plastica, sughero o altri materiali.

Indifferenziata

Oggetti in gomma, spugne, pannolini e assorbenti, piatti e posate in plastica, escrementi di animali, DVD/CD-Rom, mozziconi di sigarette

 

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